Oltre 15.000 persone non autosufficienti in Alto Adige percepiscono l’assegno di cura. A seconda del fabbisogno assistenziale viene erogato un assegno mensile con un importo che varia da 587,50 € a un importo di 1.800 €. Le valutazioni della non autosufficienza sono effettuate dai team di valutazione. Attualmente sono attivi 17 team in tutta la provincia. Negli scorsi anni il numero delle domande di assegno di cura è salito progressivamente.
“Lo sviluppo demografico, la carenza di personale qualificato e l’aumento delle domande”, ha sottolineato l’Assessora provinciale Rosmarie Pamer, “hanno comportato un aumento sempre maggiore dei tempi di attesa per ricevere una valutazione della non autosufficienza.” Per ovviare a questa situazione, è stato elaborato dall’Ufficio Valutazione della non autosufficienza e dalla Ripartizione competente un pacchetto di misure organizzative. “Vogliamo”, ha detto Rosmarie Pamer, “che le persone ricevano in tempo reale il sostegno che spetta loro. Non si tratta solo di un compito organizzativo, ma di una priorità sociale.”
Come misura di breve termine, è prevista l’assegnazione d’ufficio di un determinato livello assistenziale per le persone con una diagnosi di demenza. Analogamente si provvederà a un più intenso lavoro di insieme negli ambiti del sociale & della salute e sarà aumentato il numero dei locali dell’Ufficio Valutazione della non autosufficienza. L’obiettivo di tutte queste misure è, innanzitutto, lo snellimento burocratico. Tra le misure di medio termine si prevede l’incremento delle risorse del personale e un’ottimizzazione dei procedimenti amministrativi. In questo modo, nel medio termine potrebbe essere aumentato il numero delle valutazioni di non autosufficienza. A lungo termine dovrà essere introdotto un nuovo strumento per la valutazione della non autosufficienza, che garantirà una risposta omogenea e tempestiva ai bisogni di cura, con meno dispendio burocratico. Occorre però attendere le modifiche in materia di disabilità e in materia di assistenza alle persone anziane non autosufficienti a livello statale e valutarne gli effetti sull’Alto Adige.
Fonte: Provincia Autonoma di Bolzano – Ufficio Stampa
